di Alberto Mattei, IT9MRM Coordinatore Nazionale A.R.M.I. Associazione Radioamatori Marinai Italiani
Tutte le feste rappresentano un giorno molto particolare, vedi perché si ricorda un Santo Patrono, vedi perché è un riferimento ad una data storica. Per noi “marinai” quella del 10 giugno è una festa molto sentita, con parate, bandiere di gran gala, schieramenti navali, si ripercorrono gli storici gesti eroici, che videro ben 91 anni fa il Capitano di Corvetta Luigi Rizzo, comandante dei MAS 15 e 21, affondare, l’allora una delle più grandi navi armate dell’Imperiale e Regia Marina Austro-Ungarica (k.u.k. Kriegsmarine), la Corazzata Santo Stefano (Szent István) .
Quest’anno la Festa della Marina è stata organizzata nel porto di Civitavecchia presso gli scali della nuova banchina, un posto molto distante dall’entrata dal porto principale (circa 2 Km), ma sicuramente più approdabile per la nostra portaerei CAVOUR (prossima nave ammiraglia).
Per noi dell’A.R.M.I. l’appuntamento del 10 giugno, non poteva mancare, come effettuato negli anni scorsi, abbiamo coordinato tutti gli sforzi per poter essere presenti alla cerimonia. Coordinare un’operazione radiantistica per una Nave già operativa, è molto difficile, in quanto, gli spostamenti previsti sono molto incerti e non precisi, ed addirittura cambiano di giorno in giorno, quindi avere la certezza che Nave CAVOUR si trovasse nel porto di Civitavecchia nei giorni prestabiliti, è stata un’impresa difficoltosa. Lo Stato Maggiore non ci dava sicurezza dell’operazione, anche perché, come ben sapete, la nave essendo “militare”, tutti gli spostamenti sono da considerare “RISERVATI”. Tutto quello che trapelava di certo era che, la Festa si sarebbe tenuta a Civitavecchia e che sicuramente Nave Vespucci sarebbe stata presente, mentre NAVE CAVOUR sarebbe stata un’incognita, ancora da definire.
I contatti tra me ed Antonio IK8XVA, sono stati molto serrati, sia tramite mail che tramite telefono, per concordare e coordinare tutto ciò che poteva servire per approntare la manifestazione. Inoltre le visite che Antonio spesso faceva a bordo, al Comandante in II ed al Capitano di Vascello Reversi, Comandante della Nave, (Nave Cavour attualmente fa base a La Spezia) nel portare le informative sul nostro sodalizio e sui radioamatori, accresceva il loro interesse nei nostri confronti, anche perché reduci dalle ultime attività a bordo di Nave Carabiniere (IIØIADV).
Appena avuta la certezza, che Nave Cavour sarebbe stata presente a Civitavecchia ed inoltre gli sarebbe stata consegnata la bandiera di combattimento, abbiamo subito inviato la relativa richiesta del nominativo speciale, al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni, All’occasione è stato scelto “IIØIASM” (IASM è il nominativo internazionale assegnato alla nave) e allo stesso modo abbiamo richiesto allo Stato Maggiore Marina il nulla osta per poter operare a poppavia della Nave o nelle prossimità della Nave (impresa molto ardua e poi vedremo il perché!). Inoltre abbiamo iniziato a prendere contatti via mail, per primo con i nostri associati della zona e dopo con la sezione ARI di Civitavecchia (sezione la quale è responsabile dell’area giurisdizionale). Non avendo avuto risposta in merito, e dopo molte email spedite, siamo stati contattati, invece, direttamente dalla sezione ARI ALTO LAZIO, che con l’amico e socio IKØIXI Fabio Bonucci (ARMI A/49Ø) e con il loro Presidente IØLYO Stefano Loru, si sono approntati e con l’ottimo HAM Spirit che noi radioamatori, ci accomuna, ci hanno supportati per tutto il periodo della manifestazione. Così, dopo vari scambi di telefonate, abbiamo iniziato a preparare il teams che sarebbe stato composto da soci
ARMI ed ARI laziali delle zone limitrofe. A pochi giorni dall’operazione abbiamo avuto la sgradita sorpresa che, malgrado “ogni favorevole predisposizione” (così è scritto sul messaggio telegrafico) lo Stato Maggiore Marina non ci dava l’autorizzazione ad operare nelle vicinanze del CAVOUR (dopo, ho scoperto il perché, l’ufficio SICUREZZA, aveva bloccato la nostra richiesta, in quanto tutta l’area era zona interdetta perché transennata per il passaggio del Presidente della Repubblica, quindi a scopo precauzionale e di sicurezza tutto era stato rigettato).
A questo punto Stefano IØLYO decide di provare a contattare amici “portuali”, ed ha cercato invano di poter avere uno spazio in qualche stand all’entrata del porto, ma anche lì è stato purtroppo rigettato in quanto il tempo era oramai notevolmente poco per rifare una richiesta ufficiale e rifacendosi al messaggio dello S.M.M. non potevano di fatto by-passare un ordine dato dall’alto. Quindi l’unica scelta, a questo punto era quello di andare in aria da una postazione nelle vicinanze del porto, area sita nella zona dei Cappuccini. Nello stesso tempo, per disguidi dovuti all’ufficio pertinente per le omunicazioni al rilascio del nominativo speciale, veniva amancare la relativa autorizzazione.
Di male in peggio, mancavano oramai poche ore all’inizio dell’attività e tutto era andato a rotoli!!! (Questo era quello che pensavamo tutti noi…!). Tutto il mondo conosceva il nostro nominativo richiesto, in quanto le varie newsletter ed informazioni dai siti WEB pertinenti e dai Forum DX, avevano oramai divulgato la notizia DX del nominativo speciale “Special Call” ed era difficile ed impossibile, dato il poco tempo a inviare nuove informazioni, magari con un altro call (tipo quello di sezione o quello assegnato all’ARMI – IQ9MQ) da poter utilizzare.
Antonio con uno dei suoi stratagemmi riesce a telefonare direttamente al Dirigente dell’Ufficio delle Comunicazioni per il rilascio del nominativo speciale, Dr. Monaco, che con una cordialità unica, riferisce di aver firmato il documento che rilasciava il nominativo speciale, inoltre ad una nostra domanda relativa all’assegnazione del mancato nominativo, il Dirigente affermava, di essere certo di averlo concesso, in quanto un nominativo ad una portaerei italiana, non si rilascia tutti i giorni!!!!
Avendo così ottenuto il nominativo, adesso era cosa fatta, almeno in parte, con la consolazione di poter andare in aria almeno con lo Special Call “IIØIASM”. Quando abbiamo iniziato a chiamare, sembrava che gli amici e le stazioni estere ci stessero aspettando, un forte e crescente baillame, investiva la radio, tutti chiamavano IASM, tutti volevano collegare il nominativo dedicato alla “prima portaerei italiana”.
Uno, dieci, cento nominativi segnati a log, molti italiani e tanti stranieri sia nelle modalità in SSB che nel magico mondo del “MORSE”. Le bande dove si operavano erano i 40 metri ed i 20 metri utilizzando due apparati e due tipi diantenne, una filare e l’altra una verticale. Inoltre, un gruppo di operatori del teams, di cui IK8XVA, IØYLO e IZØJSD hanno effettuato una breve visita di cortesia a bordo della nave, dove sono stati accolti sul ponte di volo dal Comandante, C.V. Gianluca Reversi e dal Comandante in II^ C.F. Giachino, dove hanno brevemente avuto modo di spiegare l’attività radiantistica e donare il crest dell’A.R.M.I., ricevendo in cambio il crest della nave (in seguito donato alla sezione ARI Alto Lazio).
Le operazioni Radio sono continuate sino a Domenica 14 giugno data in cui la portaerei CAVOUR ha lasciato il porto di Civitavecchia per dirigersi verso il porto di La Spezia. Gli operatori che hanno partecipato sono stati: IK8XVA Antonio (ARMI 117), IØYLO Stefano, IKØIXI Fabio (ARMI A/49Ø), IZØFBP Roberto, IZØFVD Giulio (ARMI A/327), IWØDUA Marcello, IZØJSD Alessandro (ARMI A/114), IØ/YO7LKW Nelu. Si ringrazia il Dott. Riccardo Monaco, Dirigente dell’Ufficio per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Econominco, l’ufficio del Cerimoniale dello Stato Maggiore Marina, IWØHP Cosmo Furno per l’espletamento delle pratiche per il nominativo speciale e per la realizzazione dell’Award, Stefano Loru IØYLO Presidente della sezione ARI Alto Lazio, i vari OM e colleghi che ci hanno supportato moralmente con mail e scritti, ed infine permettetemelo, il caro amico e collega Antonio Di Benedetto, IK8XVA Coordinatore della sezione ARMI di La Spezia, che ha voluto fortemente questa manifestazione e che ci ha creduto vivamente partecipando in prima persona e sacrificando tempo per la famiglia. Grazie a tutti coloro che ci hanno contattato. Per informazione la bellissima QSL che ritrae la nostra portaerei, va richiesta tramite bureau o diretta al QSL Manager IK8XVA, inoltre è stato creato un bellissimo e coloratissimo attestato raffigurante NAVE CAVOUR, (ideato magistralmente da IWØHP Cosmo), per chi fosse intenzionato può richiederlo all’Award Manager IT9MRM inviando 10 euro, somma che verrà utilizzata, tolte tutte le spese, per i bambini orfani di padri marinai, dell’Istituto Andrea Doria.
Un arrivederci alla prossima attività NAVAL,
Non è stato facile ma ci siamo riusciti.
La richiesta non dava scampo a nessuna improvvisazione; in due giorni si dovevano gestire 5 prove speciali tramite 12 postazioni radio poste a 30 km di distanza dalla Direzione Gara e, come se non bastasse, su un territorio montagnoso in pieno inverno. I due sopralluoghi di prova effettuati nelle settimane precedenti l’evento avevano evidenziato le difficoltà alle quali saremmo andati incontro.
Per ottemperare a questa specifica, la nostra Sezione Alto Lazio si sarebbe dovuta esprimere ai massimi livelli, mettendo in campo attrezzature e risorse umane mai impiegate in precedenza.
Il primo giorno, sabato 24, un gruppo di 7 soci Alto Lazio sono giunti a Frascati per installare la stazione base e predisporre le 3 postazioni base per la prima prova speciale del pomeriggio. Il lavoro si è svolto tranquillamente e non ha destato particolari problemi, anche perché la prova speciale era unica e si svolgeva a Frascati stessa, quindi a poca distanza dalla Direzione Gara.
Con i 7 operatori siamo riusciti a gestirla senza troppi problemi. Ma il giorno dopo, domenica 25 gennaio, sono dovuti scendere in campo ben 18 radio operatori, di cui 4 in Direzione Gara, ad installare e gestire i trasponder e i restanti sulle 12 postazioni allestite lungo i 4 percorsi delle prove speciali, inerpicati sui Monti Prenestini ed esposti al freddo e, in alcuni casi, alla neve. Purtroppo mantenere la Direzione Gara a Frascati, lontana e soprattutto coperta verso i percorsi dove si svolgevano le prove speciali, è stata una scelta molto penalizzante e per assicurare la necessaria copertura radio tra Frascati e le postazioni siamo stati costretti all’impiego di diversi ripetitori. Per riuscire a seguire le reti di sicurezza e trasmissioni tempi delle 4 prove che si svolgevano in contemporanea, sono state utilizzate 4 frequenze diverse e quindi stati impiegati due ripetitori fissi e due trasponder portatili installati per l’occasione dalla nostra Sezione. Grazie alla cortese disponibilità dei colleghi Luca IK0YYY e Nicola I0NLV abbiamo potuto usufruire di ben due ponti UHF fissi, RU13 ed RU11 mentre, sfidando il freddo e la neve, i nostri soci IW0DUA e IZ0FBP si sono avventurati sul Monte Guadagnolo per installare e gestire per tutto il giorno i due indispensabili transponder.
Bisogna comunque tenere presente che l’impiego di ponti ripetitori per le radioassistenze di norma complica non poco la situazione; la durata delle gare costringe infatti ad occuparli per lunghi periodi e, a causa della estesa copertura dei ripetitori, espone le comunicazioni radio a un alto rischio di interferenze. Queste eventualità ci hanno preoccupato molto durante la preparazione dell’evento, ma la comunità radiantistica che normalmente usufruisce dei suddetti ripetitori, comprendendo le nostre difficoltà, ha lasciato liberi i ripetitori per tutta la durata delle gare, dimostrando una disponibilità e un ham-spirit esemplare. Per nostra fortuna non ci sono state neppure le tanto temute interferenze di provenienza “esterna”. Ai colleghi radioamatori che hanno reso fattibile l’impiego dei ripetitori vada il nostro più sentito ringraziamento.
Tutti gli operatori disposti lungo i percorsi erano muniti di autovetture con radio V-UHF ed erano in posizione già prima dell’alba per effettuare le ultime prove di collegamento radio prima della partenza prevista alle ore 9.00. Oltre alla personale preparazione delle apparecchiature e alla “levataccia” delle ore 4.00, tutti hanno dovuto provvedere in maniera autonoma allo spostamento in loco e al proprio sostentamento alimentare. Hanno infatti operato per tutto il giorno da postazioni ubicate in località lontane e impervie, spesso in posti isolati e a quote prossime a 1000 metri, per giunta in pieno inverno e con la neve. Una prova non indifferente.
In Direzione Gara era stata invece allestita una stazione radio base per comunicazioni in VHF-UHF dove erano al lavoro simultaneamente ben 4 operatori su altrettante frequenze, impegnati continuamente nella gestione delle comunicazioni di sicurezza e nella ricezione dei tempi dai 4 percorsi da inoltrare poi ai cronometristi per la stesura in tempo reale delle varie classifiche. Il tutto in stretta collaborazione con il Direttore di Gara. Le comunicazioni si accavallavano e siamo stati costretti ben presto ad usare le cuffie.
Alla prima partenza delle ore 9.00 abbiamo avuto qualche difficoltà, manifestatasi su un trasponder e causata da un’antenna che aveva smesso di funzionare. Il provvidenziale intervento tecnico di Stefano I0LYO, nostro Presidente, ha salvato la situazione. Grazie a un ricetrasmettitore e una direttiva UHF messi a disposizione rispettivamente da IK0OIB e IW0HNL, il nostro Stefano è riuscito infatti a stabilire un link migliore e le comunicazioni hanno ripreso alla grande subito dopo la partenza della seconda manche.
Le 4 prove speciali sono state percorse ben 3 volte senza interruzione dagli oltre 70 concorrenti, generando senza sosta un’enorme mole di dati. Altissimo di conseguenza il numero di comunicazioni da e per le varie postazioni (erano 3 per ogni prova speciale), tantissimi i tempi provenienti dai 4 arrivi e gestiti in Direzione Gara, il tutto senza mai perdere di vista la sicurezza dei numerosi concorrenti e degli spettatori, letteralmente nelle nostre mani. Attenzione, calma e precisione erano le qualità richieste da questa attività. E così, dalle 9.00 alle 16:30 e senza pausa, siamo stati tutti impegnati nello svolgimento delle comunicazioni che in centinaia si sono incrociate tra le 12 postazioni e la Direzione Gara.
Fortunatamente nessun incidente serio ha interessato le vetture concorrenti ma solo alcuni innocui guasti meccanici. Nonostante una preoccupante macchia d’olio abbia invaso la pista della prima prova speciale e una fitta nebbia sia scesa sul percorso in tarda mattinata, tutto si è svolto serenamente e le comunicazioni si sono svolte senza intoppi fino alla fine. Sono cessate solamente quando l’ultima vettura è giunta sana e salva all’arrivo e il Direttore ha decretato la fine della manifestazione e, quindi, il nostro congedo.
Alla fine della giornata domenicale eravamo tutti provati, stanchi e infreddoliti ma la preoccupazione che qualcosa potesse andare storta era finalmente svanita. Anzi, le cose sono andate ben oltre le nostre aspettative. Soddisfatti del positivo risultato e della nuova esperienza, abbiamo riposto tutte le attrezzature e ci siamo dati appuntamento sulla strada del ritorno, commentando via radio la positiva esperienza vissuta e le difficoltà superate grazie alla collaborazione reciproca.
Sono state due giornate di lavoro duro, con serie difficoltà tecniche e logistiche superate grazie alla collaborazione di Alto Lazio e di altri soci ARI delle Sezioni di Frascati, Tivoli, Roma e Frosinone intervenuti per l’occasione in nostro aiuto. Si ringraziano Alberto IK0ZCW e Claudio IK0ZIO per averci aiutato nel reperimento delle risorse umane.
Hanno preso parte alla radioassistenza i seguenti radioamatori:
I0LYO Stefano
IZ0GKT Roberto
IK0OHP Pino
IZ0FBP Roberto
IW0DUA Marcello
I0SHA Antonio
IZ0CHK Roberto
IW0HME Marco
IK0LZR Raoul
IK0OIB Tonino
IW0GJP Claudio
IW0HNL Luigi
IZ0AEY Fabio
I0QMY Maurizio
IZ0FVD Giulio
I0JPN Dino
IZ0OZB Gianni
IK0IXI Fabio
Per la Sezione ARI Alto Lazio
Fabio Bonucci, IK0IXI
....Mai così in alto !
Neanche le avverse condizioni meteorologiche che hanno colpito il nostro Paese e la piena del fiume Tevere hanno impedito al nostro gruppo di effettuare la prevista visita a Radio Vaticana !
Il 13 Dicembre, approfittando di una breve ma perfetta tregua del maltempo, ci siamo ritrovati tutti insieme all'ingresso della Città del Vaticano dove la Sicurezza ci stava aspettando per condurci presso la Sede storica di Radio Vaticana, ubicata tra stupendi giardini perfettamente curati.
Ad accoglierci alla palazzina storica nientemeno che il Funzionario della stessa emittente Sig. Alido Brinzaglia il quale, dopo il benvenuto di rito, ci ha condotto all'interno della stessa palazzina che, il 12 Febbraio 1931 ad opera dello stesso Guglielmo Marconi e alla presenza del Pontefice Pio XI, ha visto l'inizio delle trasmissioni di Radio Vaticana.
E quì vorremmo subito inviare un sentito ringraziamento al gentilissimo Sig. Brinzaglia non per averci guidato nella storia di RV, questo lo faremo alla fine, ma per la stima che nutre verso la comunità radiantistica, della quale ha perfettamente compreso gli scopi e gli ideali di ricerca tecnica, intercomunicazione e conservazione storica.
L'ingresso della palazzina, di fronte alle quale svetta una log periodica mostruosa, è sovrastato dallo stemma personale di Pio XI e subito entrando si trova lo storico mappamondo di Radio Vaticana e la lapide posta a memoria della prima trasmissione.
Il suo interno è un ambiente veramente unico. In questo edificio avvengono ancora oggi, dopo 78 anni, alcune delle trasmissioni in onda media e corta mediante trasmettitori RCA, Telefunken e Marconi.
La palazzina è anche sede del Museo Storico della Radio Vaticana nonchè aula audiovisiva a disposizione delle visite guidate. Dopo la visione di un interessante filmato sulla emittente, il Sig. Brinzaglia ha ampiamente e dettagliatamente descritto la funzione odierna di Radio Vaticana che trasmette ormai in 35 lingue diverse dagli Studi di Palazzo Pio, costituendo un formidabile e insostituibile mezzo di evangelizzazione per tutto il Mondo.
Sempre dal Sig. Brinzaglia siamo stati poi condotti all'interno del Museo Storico dove ci ha coinvolti un un interessante esperimento di trasmissione tramite rocchetto di Rumkoff e ricezione con Coherer, elementi basilari che nel 1895 il nostro Guglielmo Marconi ha impiegato per la prima comunicazione radio della storia. Da notare che le apparecchiature didattiche sono state costruite da un radioamatore, I6DZR....siamo dappertutto!!
Il Museo di Radio Vaticana non è molto grande, ma racchiude in se stesso tutta la storia della radio, dai primordi Marconiani alle più recenti tecnologie di radiodiffusione. Sono presenti decine di ricevitori, trasmettitori, strumenti di misura (molto importanti per una emittente), grammofoni, tasti telegrafici ecc.
Unica la raccolta dei microfoni usati dai Pontefici.
Il Sig. Brinzaglia si è prodigato in una dettagliata descrizione tecnico-scientifica delle numerose apparecchiature presenti, senza trascurarne l'importante aspetto storico-culturale.
Impossibile elencare e descrivere tutto il materiale presente nel Museo. Si rimanda perciò al sito della RV per una completa visione e descrizione:
http://www.oecumene.radiovaticana.org/museo_tecnico/it/index.asp
Uscendo dal Museo siamo stati accompagnati sempre dal gentilissimo Sig. Brinzaglia presso la palazzina Leone XIII, sede degli uffici amministrativi e della modernissima sala di registrazione di Radio Vaticana, nonchè dell'appartamento privato del suddetto pontefice nel quale è conservato il microfono impiegato nel 1931 da Pio XI per l'inaugurazione dell'emittente.
Abbiamo potuto vedere lo splendido studio del Pontefice Leone XIII che aveva scelto questa palazzina come residenza estiva e prendere visione della stupenda sala di registrazione perfettamente insonorizzata dove hanno suonato i più famosi musicisti al mondo.
Grazie sempre alla gentile disponibilità del Sig. Brinzaglia, abbiamo sostato nella piccola cappella dove vengono celebrate e trasmesse le Sante Messe, sempre e rigorosamente in diretta.
La palazzina è il punto di massima elevazione dell'intero Vaticano; dalla sua sommità, che il Sig. Brinzaglia ci ha fatto gentilmente visitare, si gode un panorama mozzafiato della Capitale
Non a caso i trasmettitori FM da 30 kW e le relative antenne alte 25 metri sono ubicati proprio quì, nella torre medievale.
Una visita molto interessante che ci ha dato la possibilità di prendere visione di una realtà tecnica e storica unica del panorama radiofonico mondiale. Una radio unica in un posto unico....
I nostri più sentiti ringraziamenti al Sig. Brinzaglia per il tempo che ci ha dedicato, per la cortese e competente pazienza che ha avuto nei nostri confronti e per la sincera stima che nutre nei confronti dei radioamatori.
Un grazie particolare a Giuseppe Sbei IZ6ITM, addetto alla sicurezza pontificia nonchè collega radioamatore, che ci ha accompagnato all'interno della Città del Vaticano.
Erano presenti:
I0LYO
Alla prossima !
Fabio, IK0IXI per la Sezione ARI Alto Lazio
P.zza Gramsci, 5
Allumiere (RM)
00051
Italia