Sabato 6 novembre la nostra Sezione, rappresentata da Francesco IK0WGF e Stefano IZ0RPW, ha avuto la possibilità di incontrare gli studenti delle cinque classi terze, della Scuola Media Statale "E. Galice" di Via Regina Elena a Civitavecchia.
Ci sono stati due incontri, nei quali si è illustrata la figura di G. Marconi e delle sue scoperte, nonchè il periodo vissuto dall'inventore nella nostra città, si è passato poi a parlare della radio, dalla sua invenzione fino alle varie applicazione nella vita dei nostri giorni e si è spiegata l'attività dei radioamatori sia dal punto di vista tecnico - operativo sia dal punto di vista sociale.
Francesco inoltre, ha descritto il programma spaziale della "ISS", la stazione spaziale internazione, che a breve avrà a bordo l'astronauta italiano Poalo Nespoli che i ragazzi, prossimamente, avranno la possibilità di contattare via radio, tramite un collegamento VHF che sarà realizzato dallo stesso Francesco.
Dopo un inizio un po' soft da parte degli studenti, l'atmosfera si è subito distesa e la curiosità iniziale è diventato un fiume di domande al quale abbiamo risposto cercando di accontentare tutti.
Alle ore 13,00 terminava l'ultimo incontro, con grande soddisfazione da parte nostra per aver trovato una platea molto giovane ma molto curiosa e disponibilissima a approfondire le propie conoscenze.
Ringraziamenti particolari ci sono giunti dai docenti che hanno assitito agli incontri.
Una bellissima esperienza che ci proponiamo di ripetere."
Stefano IZ0RPW
Sabato 13 novembre gli scolari di sei classi, quarte e quinte, della Scuola Primaria “Alessandro Cialdi” di Civitavecchia hanno incontrato i radioamatori. Per i fanciulli, probabilmente, questo è stato il primo “contatto” con il mondo delle comunicazioni radioamatoriali e le radiocomunicazioni in genere. Questo incontro è stato pianificato come uno delle attività di preparazione al contatto radioamatoriale ARISS che avverrà all’inizio del prossimo anno con ben tre scuole della nostra città. Lo scopo primario di queste lezioni condotte da radioamatori è quello di far conoscere ai giovani il “mezzo” con cui loro entreranno in contatto con Paolo Nespoli a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, cioè la Radio.
In special modo in questo ultimo incontro, dato il genere di uditori, ovvero bambini di età compresa tra 8-10 anni, le spiegazioni sono state condotte con l’ausilio di molte immagini (stile presentazione) ed un video di un contatto ARISS. Lo scopo è stato quello di stimolare l’interesse e la curiosità dei fanciulli partendo da argomenti e concetti fondamentali sulle radiocomunicazioni. Prima però è stato necessario introdurre gli argomenti e “stabilite una comunicazione” con gli scolari introducendo il concetto stecco del termine “comunicazione”, come scambio di idee, di informazioni, di conoscenza. Da qui è stato possibile spiegare la necessità per l’uomo a sperimentare ed esplorare in nome del progresso e per il bene delle generazioni future. Da questi semplici concetti base è stato possibile introdurre anche la figura di Guglielmo Marconi e della sua invenzione, ma anche la figura di Galileo Galilei, Cristoforo Colombo, fino ad arrivare a Paolo Nespoli, come membro di equipaggio di “nave-stazione” orbitante, come un avamposto dell’umanità nello spazio. L’introduzione così concepita ha funzionato e ha dati i sui risultati. Infatti, i fanciulli hanno rivolto un vero e proprio fiume di domande. Contatto stabilito! Il passo successivo è stato quello di passare a spiegare il “come” ed il “perché” delle comunicazioni radio. Per questo scopo è stato usata un “fenomeno” che per analogia rende abbastanza comprensibile o immaginabile il comportamento delle onde radio (elettromagnetiche), cioè la luce. Infatti, con pochi semplici paragoni è stato possibile spiegare molto sinteticamente il concetto di trasmissione (emissione di luce), di riflessione e di rifrazione (ripetitori passivi o attivi), di sintonia (filtro colore), di modulazione (per la luce, nel caso più semplice, c’è non c’è – 0 e 1, digitale), i limiti di Internet e della telefonia cellulare (questi che hanno bisogno di una “rete”, la radio no), ecc. ecc.
In definitiva, l’obiettivo principale di questi incontri è stata e sarà solamente quella di focalizzare l’attenzione dei bambini in pochi concetti chiave, ovvero che la radio è l’invenzione su cui si basano le moderne telecomunicazioni, ha reso le telecomunicazioni libera dai fili (collegamenti elettrici) e che il suo inventore l’ha dedicata alla salvaguardia della vita umana, ma principalmente la radio è un strumento che permette all’uomo di crescere, apprendere, scambiare conoscenza.
Per me è stata un’altra bellissima esperienza anche solo per aver fatto conoscere la mia passione a tantissimi potenziali nuovi radioamatori.
Volevo esternare a tutti gli amici e colleghi la mia soddisfazione per aver passato una bella mattinata.
(non dal punto di vista del meteo) in compagnia di Francesco IK0WGF aiutandolo nella sua attività "La radio nelle scuole", attività che svolge coadiuvato da AMSAT-ITALIA di cui é il segretario nazionale. Ci tengo a ribadire che questa attività come puntualizzato da Francesco é svolta in collaborazione con l'ARI e dall'ARI stessa promossa.
Stamattina, 20 novembre alle 9:00, dopo rapidi accordi ci siamo trovati al portone della scuola media Manzi, prima tappa della giornata. Con Francesco abbiamo sistemato il proiettore collegandolo al suo pc personale ed anche 2 trx FM V/UHF di cui uno palmare Icom e l'altro un veicolare Kenwood TMD700, uguale a quello che usano gli astronauti a bordo della Stazio Spaziale Internazionale durante attività radioamatoriali ARISS per comunicare con i radioamatori a terra. Intanto che i ragazzi entravano nella grande palestra dell'istituto abbiamo scambiato due chiacchiere con il prof. di educazione fisica che ha convenuto con noi sulla grande utilità di queste "lezioni" e dimostrazioni con supporti audiovisivi atti alla divulgazione presso ragazzi ed adolescenti dell'attività dei radioamatori ed in particolare quella che si svolge a bordo della stazione orbitante ISS (Internation Space Station).
Francesco ed io abbiamo salutato docenti e ragazzi e ci siamo presentati con i nostri nomi e nominativi. La spiegazione é iniziata con qualche piccolo scambio di battute di carattere tecnico/rudimentale per rompere il ghiaccio e Francesco ha tenuto a dire che l'attività era propedeutica per il vero "contatto" de visu con l'astronauta Samantha Cristoforetti, che sarà ospite qui a Civitavecchia il prossimo 25 c/m per incontrare gli studenti e farsi bersagliare dalle numerose domande sicuramente ricche di curiosità.
Francesco ha proseguito parlando della sua attività che lo appassiona, di quella radioamatoriale in genere e da dove é nato tutto. Le schede del PPS con le foto di Marconi, Titanic che affonda e le scialuppe dei naufraghi, ARISS in orbita, un astronauta al lavoro nello spazio scorrevano interrotte dalle domande piene di interesse dei ragazzi e le risposte di Francesco su cosa sono le onde radio, i cellulari, le differenze con internet e le reti, i nostri RTX e come funzionano, il morse come codice primario e semplice di comunicazione e l'evoluzione verso il digitale. I ragazzi hanno poi contribuito dando loro stessi le personali spiegazioni e visioni della materia ai compagni di classe. Finito tutto abbiamo sistemato il materiale, salutato studenti e docenti e ci siamo avviati verso la seconda scuola media in programma, la Scuola Media di Via Toscana 2 a Campo dell'Oro.
Qui stesso copione di prima, presi contatti con il personale docente, la preside e le ultime raccomandazioni prima di iniziare. Anche stavolta sistemiamo il materiale didattico, il proiettore e regoliamo le immagine con qualche piccola impuntatura del pc che non ne voleva sapere di mandare il segnale video out, ma alla fine risolto quel piccolo inconveniente appena 5 minuti prima dell'arrivo degli studenti, per una volta Murphy si é fatto da parte....
Sala riunione con tutte sedie e poltroncine, anche qui presentazione agli studenti saluti ed inizio dimostrazione ed attivita didattica. Qui mi sono fatto coraggio ed anche spinto da Francesco ho partecipato e contribuito attivamente alla chiacchierata con studenti e professori, tutti curiosi sulla nostra attività. Ovviamente ho lasciato al bravissimo esperto Francesco la parte più prettamente "satellitare spaziale" anche perchè le mie ultime esperienze di spaziale radioamatoriale risalgono ad una ventina di anni fa con gli RS sovietici e qualche qso con la MIR prima che venisse a riscaldare a terra qualche anno fa..... Abbiamo avuto l'enorme piacere di trovare alcuni ragazzi preparatissimi che rispondevano con cognizione di causa e interloquivano con facilità e competenza. Un ragazzo della terza ha dimostrato un interesse verso la radio, astrofisica e tecnologie applicate non comune, gli abbiamo augurato un futuro professionale nel campo dell'astrofisica e perchè no, dell'astronautica.
Molti concetti ai ragazzi risultano facilmente chiari e spiegarli é un piacere che da soddisfazione, gli risulta un po' difficile da comprendere ed interpretare il concetto di lunghezza d'onda per la frequenza. Concetto molto importante per capire che le emissioni di energia sono tantissime, compresa la luce stessa ma le caratteristiche variano con il cambiamento di quei fattori. Francesco é stato bravissimo ad associare il concetto degli elementi di una antenna yagi a quello del binocolo che restringe il campo ed aumenta la distanza visiva, occhio/dipolo lenti/elementi, complimenti Francesco!
Lo scorso Venerdì 29 Gennaio abbiamo avuto la possibilità di vivere una bella esperienza nel cortile del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Civitavecchia.Alcuni giorni prima Valentino, il responsabile di una associazione di volontari della Protezione Civile con cui abbiamo avuto modo di collaborare nei mesi scorsi, ci aveva chiesto di partecipare con loro ad una dimostrazione delle varie attività che si possono integrare nella Protezione Civile.
Dopo una breve visita insieme agli altri volontari decidemmo di organizzare la presentazione su un piccolo spiazzo asfaltato di lato alla scuola. I nostri amici avrebbero avuto così l’opportunità di montare una tenda da campo e noi quella di installarvi una stazione radio in HF ed una in VHF. Le strutture adiacenti ci avrebbero dato modo di tirar su una filare per le onde corte ed una verticale per i collegamenti locali. Per l’alimentazione avremmo potuto organizzarci con una prolunga o, in alternativa, con una batteria per auto. Alle otto di mattina iniziammo a caricare il necessario in macchina ed alle nove potevamo essere già attivi.
Come filare per le HF abbiamo usato la G5RV recentemente donata alla Sezione dal neo socio Stefano IZ0RPW mentre per le V ed UHF una collineare per auto su base magnetica fissata su un angolo del telaio della tenda.
Si è scelta la G5RV perché, essendo un’antenna multi banda, ci consentiva di utilizzare la frequenza che al momento poteva essere più adatta e che, pur avendo una resa paragonabile ad un dipolo od una windom full size, è più corta di circa il 25%, consentendo l’installazione in spazi più ristretti. La scala di emergenza della scuola ed un paletto sul muretto della recinzione hanno svolto egregiamente il compito di pali di sostegno mantenendo l’antenna a circa 3/4 m dal suolo.
Avevo contattato l’amico Leopoldo I8LWL di Castellammare che nella mattinata aveva un turno di riposo dal lavoro e che era ben disposto a fare da corrispondente.
Mentre le prime classi si intrattenevano nella tenda da campo noi mettevamo a punto gli accordi con la G5RV. Sentendo le voci dei nostri corrispondenti i ragazzi incuriositi hanno fatto capannello intorno ai nostri tavoli. La propagazione un pò altalenante ci ha creato qualche problema con la Campania sia in 80 che in 40 m ma, quando cominciavamo a dubitare della bontà della soluzione scelta, è arrivato Mimmo HB9TUL, nato a Caserta ma attualmente residente a Berna, a darci una mano.
Con segnali forti e stabili si è intrattenuto con i ragazzi spiegando che sollievo potesse portare un contatto radio con la propria nazione per un italiano costretto ad emigrare all’estero per lavoro.
Si è presto formato un QSO con altri amici dalla provincia di Milano e da Roma.
Abbiamo tratto spunto dai collegamenti eseguiti per spiegare ai ragazzi qualche cenno della propagazione ionosferica e per quale motivo in quel momento risultasse più facile collegare la Svizzera che non la provincia di Napoli. Sia i ragazzi che gli insegnanti ci hanno ascoltato con molta attenzione.
Stessa attenzione con cui hanno seguito poco dopo le chiamate in CW di Raoul IK0LZR.
Nel frattempo Maurizio IZ0JBM mostrava ad un’insegnante la possibilità dei collegamenti radio in Echolink tramite access point. Roberto IZ0FBP si alternava tra i ruoli del fotografo e quello del tecnico passando i cavi di alimentazione e di antenna, intervenendo anche nei collegamenti e nelle spiegazioni.
Ogni tanto si affacciava la Preside chiedendoci spiegazioni sulle nostre attività ed in particolare sull’aiuto che abbiamo portato alle popolazioni terremotate in Abruzzo.
Dopo una breve pausa abbiamo ripetuto la dimostrazione ad un altro gruppo di ragazzi.
Nel frattempo abbiamo fraternizzato con dei simpaticissimi Terranova, i cani dei volontari per il soccorso in mare. Anche loro erano stati invitati alla presentazione delle poliedriche attività della Protezione Civile.
Il tempo è passato rapidamente ed in breve siamo arrivati al termine della mattinata. Dopo aver smontato le antenne e gli apparati siamo passati presso la presidenza salutando i ragazzi e gli insegnanti. Secondo me questi contatti con le scuole sono molto importanti perché ci consentono di far conoscere le nostre attività sia ai ragazzi che agli insegnanti. Pensare che probabilmente qualcosa di quello che abbiamo fatto insieme resterà nella memoria di questi ragazzi è la migliore ricompensa per il nostro lavoro e ci spinge a continuare nella nostra strada.
Tutto ha avuto inizio grazie a mio figlio Luca che a scuola aveva esordito con “….mio padre con la sua radio comunica con tutto il Mondo!” incuriosendo un po’ tutti i compagni. Fatto sta che quando ho proposto alla sua Maestra di Matematica e Scienze di dedicare una mattina alle telecomunicazioni, lei era già al corrente della mia attività confermando che non ci sarebbero stati problemi. Benissimo!! Da tempo ero infatti intenzionato a rivolgermi agli studenti delle scuole elementari di mio figlio per far conoscere loro il mondo delle telecomunicazioni. Credo infatti che rivolgersi ai ragazzi delle scuole elementari sia molto importante per il loro futuro e per quello del radiantismo stesso. A questa età sono ancora sufficientemente predisposti a recepire il fascino della radio; quando saranno più grandi avranno a disposizione mezzi di comunicazione talmente evoluti che la radio ai loro occhi sembrerà solo un vecchio “cassettone”, ignari che quello che useranno derivi proprio da essa. Pertanto è alle giovani leve che dobbiamo rivolgere la nostra attenzione e dedicare i nostri sforzi, prima che sia troppo tardi; grazie a noi potranno essere cittadini più preparati, migliori e forse i radioamatori di domani.
Ai primi dell’anno ho quindi inoltrato formale richiesta per svolgere l’attività radioamatoriale dalla Scuola Elementare “San Gordiano” di Civitavecchia in provincia di Roma. Vorrei qui ringraziare il V° Circolo e la Maestra Patrizia Chimenti per la sensibilità e la disponibilità dimostrate nei riguardi della mia iniziativa. Dopo aver ottenuto il nulla osta del Provveditorato e di comune accordo con la Maestra Chimenti, ho atteso il bel tempo per svolgere l’attività prevista. Secondo il mio programma, avremmo fornito ai ragazzi i primi rudimenti delle telecomunicazioni, integrando così il programma didattico di Scienze. Poi avremmo dato loro la possibilità di partecipare ad un’attività radioamatoriale dal vivo mediante una stazione installata per l’occasione. Finalmente venerdì 8 Maggio, una splendida giornata di sole, il sottoscritto e Stefano I0LYO ci siamo recati presso la Scuola Elementare “San Gordiano” dove ci attendevano due classi, la 5B e la 5C di circa 25 ragazzi ciascuna. Accolti dalla Maestra Chimenti, ci siamo sistemati nella grande aula delle attività comuni e con i ragazzi abbiamo iniziato a parlare dei primi sistemi di comunicazione a distanza, come i segnali sonori, fuochi, le bandiere e i segnali di fumo.
Con simpatici ma efficaci esempi abbiamo stimolato e coinvolto gli alunni sull’argomento, saggiando anche le loro prime nozioni di Scienze e di Geografia. Inevitabilmente siamo arrivati a parlare del telegrafo di Morse sul quale ci siamo intrattenuti abbastanza, soprattutto perché in aula avevo messo in funzione un piccolo telegrafo portatile a due stazioni con il quale i ragazzi si sono divertiti a trasmettere come sulle linee telegrafiche di un tempo. Con la nostra assistenza hanno così trasmesso tutti il loro nome e cognome in telegrafia, emozionati e sorpresi di fare qualcosa che magari hanno visto fare solo nei film. E poi tante domande, formulate con la freschezza e la semplicità tipiche dei giovani ragazzi.
Dal telegrafo alla radio il passo è stato breve; si è parlato delle onde radio, dell’invenzione Marconiana, dell’Elettra e delle telecomunicazioni di oggi, come i satelliti e il GSM, moderne applicazioni della radio. Abbiamo quindi introdotto noi stessi, i radioamatori, cittadini dediti alle radiocomunicazioni a scopo di studio e di pubblica utilità. Inevitabile il riferimento al recente sisma in Abruzzo e del ruolo avuto dai radioamatori in quella tragedia che ha colpito molti, troppi giovani. Si è parlato della radio d’amatore come mezzo di comunicazione senza confini di razza, di religione, di cultura, di lingua, per la pace e la fratellanza, dando ai ragazzi la visione del mondo dalla parte dei radioamatori, che poi è il mondo come tutti vorremmo che fosse….un mondo migliore. Semplici concetti immediatamente recepiti dagli alunni, molto maturi nonostante la giovane età. Così è trascorsa la mezz’ora introduttiva creata ad hoc per i ragazzi delle elementari, priva di termini tecnici ma completa nella sua essenza formativa. D’altronde i destinatari erano ragazzi di 10 anni completamente a digiuno della materia e una lunga e pesante discussione sarebbe stata sicuramente inutile e forse anche dannosa.
Nella seconda parte della giornata ci siamo portati nell’angolo dell’aula dove avevamo installato la stazione radio in onde corte, attraverso la quale abbiamo fatto ascoltare ai ragazzi alcune comunicazioni tra radioamatori italiani. Alla mia provocatoria domanda “Ma come fanno questi segnali a giungere fino a Civitavecchia?” quasi tutti i ragazzi hanno risposto “..con il satellite !!”. Come dargli torto? Tutti a casa hanno una parabola….mi aspettavo questa risposta.
Alla lavagna ho allora disegnato con il gesso il nostro pianeta e illustrato con semplici parole come sia invece la ionosfera a compiere questo “miracolo”, senza l’ausilio di alcun satellite ma per un fenomeno fisico naturale. Nello stesso tempo Stefano aveva preso contatto con alcuni radioamatori molto disponibili ai quali i ragazzi, visibilmente emozionati, hanno rivolto molte domande senza averle preparate in precedenza.
Sono così risuonate nell’etere richieste del tipo “..mi chiamo Maria e volevo chiederti da quanto tempo sei radioamatore?” oppure “..sono Francesco, ti piace questo hobby?”, spontanee e innocenti curiosità che provenivano direttamente dal cuore di questi ragazzi, quasi incantati dalla radio. Molto cortesemente diversi colleghi dalla Puglia, dalla Toscana, dalla Sicilia e dal Piemonte si sono prestati al gioco, rispondendo con piacere alle domande loro rivolte e riscuotendo la simpatia degli alunni. Rimasti in un primo momento increduli che si potesse arrivare in posti lontani con tale semplicità e sorpresi dal sentirsi rispondere via radio, i ragazzi facevano ora a turno per poter formulare le proprie domande, l’entusiasmo era alle stelle!
Ringraziamo attraverso queste pagine i colleghi IZ5MJZ, IZ7NLW, IZ7KBY, IZ1PNY, IT9ULN, IZ7LMX per la cortesia e la disponibilità. Abbiamo contattato anche diversi radioamatori europei in lingua inglese e francese, in modo che i ragazzi si rendessero conto che con la radio si possono raggiungere altri Paesi e apprendere le lingue straniere, utilissime per il futuro.
Così, un collegamento dopo l’altro, siamo giunti all’orario di uscita quando tutti i ragazzi ci hanno abbracciato, ringraziandoci della divertente giornata trascorsa insieme nel breve ma intenso viaggio attraverso il fantastico mondo delle radiocomunicazioni. Sono stati veramente tutti contenti, i loro occhi sinceri non davano adito a nessun dubbio. Ma siamo invece noi a dover ringraziare questi giovani per la loro attenzione, fiduciosi di avergli fornito le prime basi su cui magari in futuro avvicinarsi alla nostra attività di radioamatori e, chissà, anche al mondo professionale delle telecomunicazioni.
Una società che non investe sui giovani, è una società destinata a scomparire.
P.zza Gramsci, 5
Allumiere (RM)
00051
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